PROGETTO FRATTABABY: BANDO: 2020-EDS Avviso pubblico per progetti nelle Regioni del Mezzogiorno

BANDO: 2020-EDS Avviso pubblico per progetti nelle Regioni del Mezzogiorno

PROGETTO: 2020-EDS-00664 FrattaBaby  – Capofila: Cooperativa Sociale Nuova Aries Onlus – Partner: Istituto Comprensivo Statale “Colombo” Frattaminore

Il progetto FRATTABABY si inserisce nei bandi pubblicati dall’Agenzia per la coesione territoriale ed è rivolto a bambini da 0 a 6 anni. Ha lo scopo di offrire al territorio un luogo che, in sinergia con la famiglia e con i servizi educativi, favorisca nel bambino la crescita psico-fisica e lo sviluppo di capacità cognitive ed affettive, relazionali e comunicative, creative ed espressive, nonché lo sviluppo dell’autonomia. Sono previste anche giornate condivise bambini-genitori in cui saranno toccati temi quali didattica e processi educativi familiari, intercultura, utilizzo sano delle nuove tecnologie, tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile. 

L’I.C. COLOMBO parteciperà con risorse umane alle seguenti attività

 

Centro programmazione educativo-didattica

“Il centro programmazione contribuisce al supporto di un modello collaborativo e partecipato per affrontare le problematiche relative alla conciliazione delle esigenze dei minori, della scuola e dei genitori; si occupa di mettere in campo ed integrare la programmazione educativa e la programmazione didattica nel solco dei principi enunciati nel d.lgs. 65/2017. Questa attività trova collocazione in un coordinamento dedicato tra l’ufficio di piano, il Comune, l’istituto scolastico, gli operatori del progetto e le famiglie. Lo scopo ultimo è quello di conseguire la piena integrazione e la continuità educativo-didattica tra i servizi resi alla fascia 0-3 e quelli resi alla fascia 4-6, con un accompagnamento che arrivi anche alla scuola primaria nell’ottica di conferire ai bambini “autonomia, creatività, benessere” considerando anche il contesto socio-ambientale in cui si sta operando. Esso sarà composto da:

  • un rappresentante del Piano di Zona N17;
  • un rappresentante del Comune di Frattaminore;
  • un docente per la scuola materna;
  • un docente per l’IC Novio Atellano;
  • un docente per l’IC Colombo;
  • il coordinatore dell’asilo nido;
  • un assistente sociale del progetto;
  • un educatore del progetto;
  • tre rappresentanti dei genitori. Aprire una comunicazione privilegiata tra questi interlocutori serve ad incentivare interventi ed iniziative capaci di attivare e consolidare processi partecipati indipendentemente dalle modalità operative di intervento possibili e dalle risorse a disposizione. Esso contribuisce peraltro sensibilmente a ridurre la frammentarietà dei servizi e della relativa presa in carico sul territorio
COORDINAMENTO

Tavolo di coordinamento generale, con a capo il responsabile di progetto, composto da un rappresentante per ogni membro del partenariato che fungerà da organo di raccordo strategico per la gestione del progetto, per la programmazione delle attività e per la comunicazione interna. Il coordinatore di progetto supervisionerà l’azione dei partner con il supporto del responsabile amministrativo del monitoraggio e del responsabile della rendicontazione. Il tavolo si occuperà di dare le linee di indirizzo generale alle attività progettuale, presidiando le operazioni di attivazione progettuale, valutazione delle risultanti del monitoraggio ed eventuale riprogrammazione. Viene altresì curata la comunicazione interna adottando uno specifico applicativo software per il project management. Altra importante attività sarà quella di risk assessment, in ordine alla quale verrà sin da subito prodotto un protocollo di gestione e riduzione del rischio sia in ordine alle attività operative sia per la complessiva gestione manageriale del progetto.

Giornate condivise bambini – genitori

Le giornate genitori-figli sono state pensate come preziosi spazi di condivisione e di confronto non solo per il singolo nucleo familiare ma anche per i genitori che stanno vivendo l’esperienza di “educatori” di bambini da 0 a 6 anni; oltre che a rappresentare momenti di maggiore conoscenza ed apprendimento delle dinamiche relazionali tra bambini. Le attività proposte sono da considerare come un percorso che si interseca e si completa con i laboratori e le attività che vengono realizzate nello Spazio bambini e bambine e le iniziative promosse nel Servizio Sperimentale di continuità ma con la presenza attiva dei care-givers di riferimento dei minori. Nel corso del progetto sarà organizzato 1 incontro mensile della durata di 6 ore, per la realizzazione di attività laboratoriali, strutturate secondo le necessità percepite come necessarie dalle richieste pervenute allo Sportello di consulenza familiare, toccando sicuramente tematiche quali come:

  • didattica e processi educativi familiari;
  • inter-cultura;
  • utilizzo sano delle nuove tecnologie;
  • tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile.

Servizio Sperimentale di continuità educativa

La costruzione di un sistema formativo integrato necessita di una base teorica e programmatoria, che in questo progetto viene realizzata dal Centro programmazione educativo-didattica, ma anche di una fase operativa di azioni condivise da parte degli attori coinvolti. L’obiettivo di questo servizio è quello di utilizzare le metodologie del Cooperative Learning e del Peer Tutoring fuori dal contesto classe con un’applicazione graduale e costruttiva tra i due istituti scolastici: nido e scuola dell’infanzia. Insegnanti ed educatori, coadiuvati dallo psicologo dell’età evolutiva, daranno vita ad attività che possano coinvolgere attivamente i bambini e le bambine dai 24 mesi ai 6 anni. Frequenza: 1 incontro pomeridiano di 3 ore ogni 15 giorni, durante tutto il progetto. Le azioni delle due comunità educative saranno complementari sia negli stili educativi che nelle occasioni di apprendimento, in modo da creare un ambiente inclusivo e formativo. Tali attività, significativamente, si svolgeranno presso l’istituto comprensivo, consentendo così anche una attività di orientamento verso gli anni scolastici successivi in maniera più efficace e completa rispetto all’ordinaria programmazione.

L’I.C. Colombo parteciperà come fruitore alle seguenti attività:

Comunicazione

L’attività di comunicazione non si limita alla sola diffusione dei risultati e/o alla promozione degli eventi, ma è parte integrante del progetto e contribuisce a conseguirne gli obiettivi. A tal fine grande spazio viene riservato al coinvolgimento attivo dell’utenza ed all’informazione profonda, propedeutica a logiche di empowerment. Elementi essenziali dell’attività di comunicazione sono:

  • Ciclo di interviste rivolte agli stakeholders locali in ordine a quanto si sta realizzando, con somministrazione di domande circa servizi, fabbisogni e risultati attesi;
  • Informativa itinerante negli ospedali e servizi sociali sui temi della genitorialità responsabile e sull’accesso ai servizi rivolti alla maternità e all’infanzia;
  • 1 incontro iniziale;
  • 2 incontri intermedi;
  • 1 incontro finale.
Monitoraggio e rendicontazione

Il responsabile del monitoraggio e il responsabile della rendicontazione volta coordineranno un tavolo tecnico dedicato alle attività di monitoraggio. La scelta di un tavolo tecnico che si occupi sia del monitoraggio che della rendicontazione discende dalla necessità di coordinare le attività ai fini sia della valutazione e degli indicatori di risultato sia della rendicontazione scongiurando il rischio di frazionamenti nella produzione del materiale a supporto. L’attività di monitoraggio sarà realizzata durante tutto l’arco dell’intervento; il responsabile del monitoraggio lavorerà a supporto delle eventuali attività di verifica e di ispezione da parte dell’Amministrazione comunale. Nello specifico, l’attività di monitoraggio può essere strutturata attraverso l’impiego dei seguenti strumenti: check list, listino spese, Progetto Personalizzato; Piano esecutivo; scheda utente; piano settimanale; tabella turnazioni; schede analisi del bisogno; Piano di lavoro settimanale; Foglio Presenze; Diario Unico di Servizio; Controlli sui servizi offerti; schede verifica Pei; questionari di soddisfazione (famiglie, operatori, clienti); schede di rilevazione; schede di osservazione; questionari analisi delle reti (network analysis). Questa serie di strumenti verrà poi convogliata nell’utilizzo di uno specifico software dedicato al project management. La rendicontazione verrà effettuata a cura del suo responsabile e del tavolo tecnico, in stretta correlazione con le attività di monitoraggio. Anche in questo caso l’utilizzo di un apposito software consentirà la costante proiezione delle spese intermedie e finale con periodici assessment intermedi

Spazio Bambini e Bambine

Servizio educativo e sociale per bambini di età compresa tra zero e tre anni dal lunedì al venerdì ore 15.30-18.30, che punta ad integrare il servizio di asilo nido ed ad estendere il raggio di azione al contesto familiare ed a quello della comunità educante allargata.

Il servizio garantisce:

  • l’accoglienza e la cura del bambino, rispondendo alle sue esigenze primarie e ne favorisce la socializzazione, l’educazione, lo sviluppo armonico, l’acquisizione dell’autonomia attraverso il gioco, le attività laboratoriali manuali, espressive e di prima alfabetizzazione linguistica e digitale;
  • la personalizzazione del servizio, capace di recepire i bisogni e le esigenze specifiche di bambini e famiglie e di tradurli in un Progetto Personalizzato.
  • l’accoglienza e l’inclusività, attraverso un servizio fortemente incentrato sulla diversità, con spazi e attrezzi utilizzabili anche da bambini affetti da disabilità e attività e laboratori finalizzati alla promozione dell’interculturalità. Questi principi si concretizzano nell’utilizzo di personale aggiuntivo da affiancare a bambini e famiglie con particolari bisogni (educatore personale e/o mediatore interculturale);
  • flessibilità, assicurando la continuità del servizio con personale di riserva e capacità di rispondere ai diversi bisogni degli utenti e delle loro famiglie;
  • il lavoro in equipe, con un’equipe interdisciplinare coerente con quanto previsto dal catalogo regionale dei servizi con una metodologia di lavoro improntata allo scambio continuo e alla condivisione tra le diverse figure coinvolte attraverso riunioni periodiche, condivisione di materiali e documenti, utilizzo di medesime banche dati.

Sportello di consulenza familiare

Il tema del rapporto tra famiglia ed educatori rappresenta uno degli elementi che maggiormente qualificano l’esperienza educativa e pedagogica. Condividere tra adulti diversi la crescita e l’educazione di un bambino piccolo è un’impresa non facile che richiede la messa in atto di una dinamica relazionale complessa e di modalità di incontro, di scambio che aiutino a conoscersi. A tal scopo, si prevede la realizzazione di uno sportello famigliare, rivolto alle famiglie e ai care-givers dell’infanzia, disponibile presso la struttura il martedì ed il giovedì, dalle ore 15.30 alle 18.30. I servizi previsti dallo sportello comprendono: • Consulenza psicologica: il servizio prevede la presenza di uno psicologo dell’età evolutiva, ed ha come scopo primario quello di offrire ai genitori un luogo privilegiato di aiuto nel riconoscimento delle proprie risorse e dei propri limiti, al fine di favorire il benessere psicologico e affettivo dei bambini; • Consulenza pedagogica: attraverso la figura di un pedagogista qualificato, il servizio ha l’obiettivo di fornire un sostegno alla genitorialità per le famiglie, al fine di facilitare alcuni passaggi della vita e della quotidianità con i bambini e accompagnare con percorsi mirati la crescita stessa dei piccoli; • Mediazione Familiare: con la presenza di un’assistente sociale qualificato, il servizio è rivolto in particolare ai genitori che attraversano una fase di crisi, di separazione o già separati, al fine di facilitare la gestione dei conflitti familiari, supportare la riorganizzazione delle relazioni familiari in maniera da preservare la stabilità psico-sociale dei figli; • Mediazione culturale: un mediatore culturale in possesso di qualifica professionale ed ulteriori specifici titoli di studio e di esperienza professionale si occupa di favorire la presa in carico delle famiglie di provenienza straniera e di calibrare e mediare gli interventi in modo adatto alla loro cultura di appartenenza.

VALUTAZIONE

La valutazione, aderisce in questa sede al modello basato sulla ricerca-azione, che ha come obiettivo la comprensione degli elementi che costituiscono le basi del buono o del cattivo funzionamento del processo sociale. Lo scopo della valutazione è eminentemente critico e la sua comunicazione ha carattere argomentativo: si valuta per capire e per apprendere e quindi per cambiare e migliorare. L’attività valutativa troverà spazio in più momenti: sarà realizzata: prima (valutazione ex ante) al momento dell’attivazione vera e propria di quanto programmato, anche ai fini di una riprogrammazione e di una progettazione operativa; durante (in itinere) onde introdurre necessari correttivi laddove si ravvisassero critiche deviazioni rispetto agli obiettivi; e a conclusione dell’intervento o di cicli dell’intervento (ex post) ai fini di una rendicontazione complessiva e della eventuale riproposizione dell’intervento stesso. La, sulla base dei dati di monitoraggio raccolti durante tutto l’arco del servizio, si avvarrà di assistenti sociali esperti di tale strumento. Non a caso questa attività è essenzialmente appannaggio del tavolo di coordinamento generale, a capo del quale vi è un assistente sociale specialista. La valutazione si concentrerà sulle seguenti dimensioni valutative: • efficienza: capacità di raggiungere i risultati a fronte delle risorse impiegate; • efficacia: capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati; • la qualità: la dimensione qualitativa sarà valutata tenendo conto sia dei principali stakeholder (qualità percepita) che di standard di qualità prefissati e aggiornati trimestralmente (qualità prodotta). Per ognuna delle tre dimensioni valutative sopracitate saranno creati indicatori quantitativi chiari, misurabili e verificabili al fine di creare una base oggettiva di dati utile all’attività valutativa. Questa attività verrà coordinata con la valutazione d’impatto, che qui già si prevede, ad opera di Con i Bambini